E’ questa l’idea messa in pratica da un ragazzo napoletano, Fabrizio Perrone, laureato in Economia, con la startup BuzZoole.
BuzZoole è una piattaforma che può favorire gli utenti, dando loro la possibilità di ricevere offerte o condizioni speciali dai brand preferiti. Le imprese li riconoscono come attivatori di influenza per l’acquisto dei loro prodotti e decidono di trasformarli in veri e propri brand ambassador.
Insomma se in Tv, vengono pubblicizzati determinati beni di consumo nelle trasmissioni, come un gioiello o un automobile, per influenzarne il telespettatore all’acquisto, tutto ciò accade anche nel Web, dove si punta su un utente, che grazie all'ottimizzazione della propria presenza online, può diventare più influente in Rete.
Attraverso questa piattaforma ogni impresa può identificare dunque i social influencer del proprio settore, presenti sui social media.
Attravero un sistema di algoritmi, BuzZoole fornisce un report dettagliato sulla percentuale di influenza di un profilo sui social media.
I dati che si ottengono dall'elaborazione di questi algoritmi forniscono informazioni circa gli utenti maggiormente influenzati dal profilo analizzato, divisi per argomenti (tecnologia, lavoro, svago, ecc.) e le tipologie di attività social (condivisione video, aggiornamenti di stato, upload, ecc.).Dunque, BuzZoole riesce a calcolare l’influenza effettiva che le persone hanno, in base a ciò che condividono tramite i social network. In tal modo l'impresa invididua gli influencer e propone loro delle offerte o sconti sugli acquisti, o anche inviti a convention esclusive, o test di prodotto, in cambio del loro “passaparola”.
L’influenza diventerà dunque sempre più un metodo di pagamento alternativo? Questo sembra essere il trend del futuro. Del resto per un’azienda richiederebbe molti meno investimenti in pubblicità, e dato il potere che la Rete sta acquistando negl’ultimi anni, le basterà individuare il suo brand ambassador, una pubblicità a costo zero. Ma BuzZoole non è stato il primo, ma ha rappresentato la risposta italiana, per così dire, a Klout, nata in America, a San Francisco.
Klout è una piattaforma che misura la popolarità più che l'influenza e non dà informazioni qualitative, ma semplicemente associa un numero a una persona sulla base del numero delle interazioni.
Per chiarire, offre un'analisi statistica personalizzata sui social media, stimando l'influenza degli utenti attraverso il Klout score (da 0 a 100), indice che si ottiene dal numero di interazioni nei profili utente di siti popolari di social networking, tra cui Twitter, Facebook, Google+, Linkedin e Foursquare.
L'indice di influenza è dato dall'ampiezza del network dell'utente, dai contenuti generati e dal livello di feedback ottenuto.
BuzZoole punta, invece, sul buzz marketing, il marketing del passaparola. Dopo aver impostato la campagna di comunicazione si inseriscono sulla piattaforma le parole chiave per individuare gli influencer giusti.
Fabrizio Perrone, ad un convegno tenuto durante il Capri TrendWatching Festival 2013, ha raccontato di avere la passione della fotografia e di avere anche un gran successo su Instagram. Notato questo, la Samsung gli ha regalato l’ultima macchina fotografica digitale, la Samsung Galaxy, poco prima che uscisse sul mercato. Con quella avrebbe potuto scattare le sue fotografie, l’unica condizione era quella di inserire l’hashtag (#) con le parole Samsung e Galaxy.
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