Nel processo di diffusione delle tecnologie digitali il tempo ha assunto un ruolo centrale: la velocità, l'instantaneità dei processi è l'elemento cruciale del cambiamento. Ci sembra di fare sempre più cose e però abbiamo anche la sensazione di non avere mai abbastanza tempo. Non si tratta solo di un elemento meramente tecnologico, affianco alla possibilità tecnica si è sviluppata un'ideologia di tipo manageriale che ci vede in varia misura e con differenti risultati tutti partecipi. Questi temi sono il centro dell'attenzione dell'ultimo libro di Judy Wajcman, una sociologa economica che insegna alla London School of Economics e che ha un ricco curriculum e una vasta esperienza di ricerca sull'impatto delle tecnologie. Il libro si chiama Pressed for time: the acceleration of life in digital capitalism, è stato appena pubblicato e Wajcman lo ha presentato al Oii (Oxford internet institute) discutendone con , che insegna all'Open University "Public Understanding of Technology" e scrive anche commenti sul guardian.
(l'audio non è eccezionale e un paio di cuffiette aiutano. Si possono saltare i primi due minuti e seguire la presentazione di 10' fatta dalla Wajcman, il tutto dura un'ora e mezza)
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