giovedì 19 giugno 2014

I MOOC's e Coursera: le nuove frontiere dell'apprendimento

Quando abbiamo parlato delle dinamiche collaborative che si instaurano sulla Rete, abbiano anche accennato ai MOOC's (Massive On line Open Courses). Cosa sono i Moocs e perché hanno tanta fortuna?

I MOOC's nascono come una evoluzione delle tradizionali tecnologie di e- learning,  che prevedono la pubblicazione di materiali on-line, come video o testi, utili come supporti per uno studio a distanza. In particolare, essi prendono vita dal tentativo di migliorare gli OpenCorseware, un servizio di lezioni offerto tramite Internet dalle Università ai loro studenti.
Cioè che differenzia i MOOC's  dagli OpenCorseware è  l'elemento dell'interazione. In pratica, essi non sono soltanto delle semplici raccolte di dati, ma si prefigurano come delle vere e proprie classi virtuali, in cui gli studenti, oltre a trovare strumenti atti a rendere più proficuo lo studio, possono dar vita a dinamiche di apprendimento collettivo e di confronto, così come avviene nelle classi, delimitate da muri, a cui siamo normalmente abituati. Ma stavolta il numero degli studenti, utenti che si collegano da qualsiasi parte del mondo,  è potenzialmente illimitato.
I MOOC's si configurano come un valido tentativo di abbattere le barriere di accesso all'istruzione e mirano a raggiungere l'obiettivo di una conoscenza libera, traguardo che sembra quanto mai auspicabile negli ultimi anni, periodo in cui, come molti studiosi sostengono, si è venuto a creare un education overload, ovvero una situazione, generata dall'uso della Rete, in cui l'ambiente esterno alle istituzioni scolastiche è più ricco di informazioni rispetto all'interno.



Coursera, compagnia che offre on line corsi universitari gratuiti, è uno dei primi e più noti esempi di questa nuova modalità di fruizione del sapere. Creata nel 2013 da Daphne Koller  e Andrew Ng, professori alla Stanford University, attualmente conta milioni di iscritti alle lezioni e  l'offerta di corsi, che prima riguardava solo le materie scientifiche, ora è in fase di ampliamento. La didattica si basa prevalentemente su lezioni  in modalità video, tenute da insegnanti qualificati. Alla fine della lezione è prevista un test per verificare la preparazione e, successivamente, ogni studente può valutare il lavoro degli altri utenti e mettersi in contatto sia con loro che con l'insegnante.

I due ideatori di questa piattaforma hanno più volte dichiarato di aver creato questo servizio ispirati dalla visione  di un'istruzione che sia un diritto e non un privilegio e di non fare del guadagno uno scopo primario. Tuttavia Coursera rimane sempre un' azienda e, in quanto tale, è comunque interessata a realizzare profitti. In un articolo del 6 gennaio 2013, uscito sul New York Times, il tema delle prospettive di guadagno su questo tipo di iniziative imprenditoriali è trattato approfonditamente. Daphne Koller e Andrew Ng, nei termini di utilizzo di Coursera, hanno previsto il pagamento di una licenza per le istituzioni scolastiche che intendono usufruire dei corsi ed, in generale, per tutti coloro che intendono utilizzare le lezioni per fini commerciali. Gli stessi fondatori, comunque, non hanno le idee chiare su come questo tipo di applicazione si potrà evolvere, anche se hanno affermato di avere l'intenzione di mantenere il servizio gratuito e di voler offrire la possibilità di pagare solo alcuni optional come libri di testo o il rilascio di attestati per il riconoscimento di crediti universitari, consegnati dopo un'attenta valutazione di docenti esperti atta a stabilire se il corso sia stato frequentato con profitto. Coursera è,inoltre, una società affiliata ad Amazon: ogni qualvolta uno studente iscritto a Coursera compra su Amazon un libro consigliato in uno dei corsi, Coursera ottiene una percentuale.

Al di là delle prospettive di guadagno, che almeno per il momento sembrano essere in secondo piano, Daphne Koller  e Andrew Ng , auspicano che Coursera possa rappresentare un passo avanti nel processo di democratizzazione del sapere e, tra i benefici che questa applicazione apporta, annoverano la possibilità di liberare professori e studenti dalla struttura classica della lezione, offrendo la permettendo lo sviluppo di dinamiche innovative di apprendimento. Coursera, inoltre, è anche un generatore di dati utili: grazie alle verifiche previste alla fine di ogni lezione, è possibile controllare quale sia la modalità di insegnamento che ottiene risultati migliori, funzionalità essenziale ai fini del miglioramento della didattica.

È impossibile, per ora, determinare la maniera in cui i MOOC's si evolveranno e quale sarà la logiche economica che ne permetteranno lo sviluppo. Tutte le più grandi Università degli USA però hanno deciso di seguire l'esempio di Coursera e stanno tentando di battere la strada del libero accesso alle lezioni. Le possibilità che questa nuova forma di apprendimento possa incidere positivamente nel campo dell'istruzione sembrano alte.


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