martedì 14 giugno 2011

Ancora sulla partecipazione

Continuiamo il nostro discorso sul consumo partecipato ponendoci un altro quesito. Abbiamo sottolineato che esiste una nuova tipologia di consumo che abbiamo chiamato “consumo partecipativo”. Questa nuova forma comprende anche (e soprattutto) attività a titolo gratuito. Perché? Cosa spinge una persona a prendere parte a queste nuove pratiche?
Benkler spiega questo fenomeno affermando che le motivazioni sociali rafforzano quelle personali e ci riescono facendo leva su due tipologie di motivazioni sociali: le prime che dipendono dall’essere connessi e le seconde che dipendono dalla condivisione e la generosità. È il caso sei software gratuiti che circolano nella rete.
Le motivazioni che spingono a fare ciò sono di due tipi: private e pubbliche. Ovvero motivazioni intrinseche, quando si opera in circostanze private, e motivazioni estrinseche quando si opera in circostanze pubbliche.
Oggi possiamo trarre più valore da una partecipazione volontaria grazie alla maggiore connettività, alla nostra facoltà di immaginare cosa questa partecipazione può permettere. Non è quello che avviene con piattaforme come Wikipedia?

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